7 dicembre 2014

Primi giorni negli USA (ormai 4 mesi)

Sono qui da pochissimo, ma le cose da dire sarebbero tantissime.
Sono arrivata nella nuova casa a mezzanotte passata di qui, che quindi erano come le 6 di mattina italiane, il che vuol dire che non ho dormito per più di 27 ore.
Il posto è bellissimo e strapieno di alberi, e come ti sposti in macchina riesci a vedere qualche lago, adesso non fa freddo (anche se in casa sto con la felpa e la coperta..) ma mi sono cominciata a preoccupare quando ho visto in qualche giardino le moto da neve e credo che quest'inverno morirò di freddo..
Io sto in camera con Luiza (si, perché con me ci sta una ragazza brasiliana che sta facendo la mia stessa esperienza) e il divertimento è sempre assicurato.
Fatto sta che ho cominciato questo post qualcosa come 3 settimane fa e quindi ormai sono qui da 1 mese e qualche giorno. Scuola e' cominciata e ho cominciato a conoscere gente.

Non ho più continuato a scrivere questo post e adesso sono qui da più di 2 mesi, mi sembra davvero impossibile.
Sto conoscendo un sacco di gente e sono tutti sempre disponibili e fanno davvero di tutto per farti sentire a tuo agio, ovviamente non è sempre facile sentirsi a proprio agio in un posto dove si sta appena cominciando a imparare la lingua, a conoscere persone e usanze, ma credo sia davvero normale per qualunque exchange student.
Sono davvero grata che con me ci sia anche Luiza, perché ogni giorno ci confrontiamo su come vada, di come ci troviamo, di come tutto sia diverso, di come possano mancarci delle stupide cose del nostro Paese e insomma siamo entrambe nuove in un nuovo posto dove non parlano la nostra lingua madre e confrontarsi con qualcuno che si trova nella tua stessa situazione è sempre qualcosa che fa bene ad entrambe.
Da quando siamo arrivate abbiamo fatto un'infinità di cose e già adesso se penso che ho solo altri 8 mesi da passare qui comincio a pensare a quanto non voglia tornare.
Se davvero dovessi raccontare tutto quello che è successo da quando sono qui, sono sicura che non finirei mai del tutto, troppe cose sono successe, troppe emozioni.
Riassumendo per punti:
- non avrei potuto chiedere una famiglia ospitante migliore
- a scuola va tutto bene, materie facili
- si prova a fare amicizia
- sono nella squadra di cheering per fall season (e anche per la winter season)
- nella classe di spagnolo e di francese sono a dir poco confusa e non so più che lingua parlo
- mi manca il cibo italiano
- gli americani sono strani
- il 99% del cibo che gli americani credono che sia italiano non lo è assolutamente
- tornerò in Maine ogni autunno per vedere le foglie cambiare colore e diventare rosso fuoco
(nel frattempo non ho pubblicato il post e sono quasi 3 mesi che sono qui)
-gli americani ignorano la gente che conoscono
-gli americani non hanno idea di cosa sia il resto del mondo
-mi hanno detto che l'Italia è in sud America
-fa freddo
-amo i donuts
-amo i bagels <33333
-sembra quasi che gli americani abbiano paura di prendere una qualche malattia terminale se toccano altri essere umani per salutarli o per dimostrare affetto (solo le coppie si dimostrano affetto)
-finalmente un sistemo scolastico in cui i professori non sono miliardi di gradi sopra di te e te sei trattato da stupido contadino
-qua tutti credono che sia un genio perché """parlo""" 4 lingue quando da noi è normale, insomma sono al linguistico
-è incredibile come si possa diventare orgogliosi del proprio Paese quando non ci si sta per un lungo tempo
-mi manca il cibo italiano (lo dico due volte perché il cibo italiano è tutto)
-a febbraio si va in Florida per scappare da quello che sarà un inverno con tutta la neve che non ho mai visto vivendo a Roma
-mi manca la libertà di poter camminare e raggiungere un qualunque posto, o prendere autobus e metro

Credo che in un futuro post caricherò qualche foto, sperando di non metterci altri 4 mesi. Sono successe una miriade di cose da quando ho cominciato a scrivere questo post, forse anche perché sono passati quattro mesi, ma dettagli su. Ho appena riletto cosa ho scritto, e in pratica non ho detto nulla di importante, ma poco importa ormai.
E non smetterlo mai di dirlo:

travel is the only thing you buy that makes you richer

If there's any american reading, I just wanted to say thank you for what you've done for me, I really appreciate every little thing you did for me.

6 giugno 2014

Placement perfetto

Manca davvero poco e non vedo l'ora di partire, la scuola sta finendo e il 9 Agosto si avvicina sempre di più.
Ho la host family migliore che avessi mai potuto desiderare, sono stupendi e sempre disponibili.
In più sto in double placement con Luiza la mia host sister brasiliana e l'adoro (Hi Lu!) abbiamo gli stessi gusti e non si può non adorarla.
Andremo ad Otisfield (Oxford), Maine. 1600 abitanti e tanto freddo, but we don't care.
Quando ormai io e Luiza avevamo entrambe accettato il double placement e aspettavamo il vero placement (e quindi di sapere dove si trovasse la famiglia e chi fossero in particolare i componenti) parlavamo delle nostre aspettative e dove ci sarebbe piaciuto andare a finire e Lu mi ha detto "I want so much some state in north cause here we don't have snow and is really warm so I want changeees". Quando ho saputo che andavamo nel Maine non potevo crederci, più nord di così e più neve di così non potevamo chiederla.
Il giorno in cui mi hanno detto il vero placement, dove mi dicevano da chi era composta la famiglia e dove si trovavano è stato uno dei giorni migliori della mia vita. Ecco cosa mi è successo dopo la comunicazione del placement: sono rimasta paralizzata per qualche secondo, tempo di assimilare il tutto, poi ho cominciato a saltare di gioia (nel senso che saltellavo per casa come un'idiota) poi ho passato il pomeriggio intero davanti il computer a leggere le informazioni sulla famiglia, a cercare il posto su internet, ad andare a vedere la città su street view, ad andare a vedere la tua casa su street view (ho visto quanto fosse meravigliosa la cassetta della posta, ma vabbé tralasciamo questo dettaglio).
Il posto è meraviglioso, c'è tantissima natura e non vedo l'ora che arrivi l'autunno perché in quel periodo le foglie degli alberi assumono dei colori meravigliosi.

Noi saremo qui, nel bellissimo Maine.

Otisfield e i suoi colori spettacolari:

Inoltre siamo tra due laghi:

-Long lake


-Thompson lake:



I can't explain how much grateful I am to my host family who decided to host me, I can't wait to come with Luiza, we'll have fun.



22 aprile 2014

DOUBLE PLACEMENT!

In macchina, numero sconosciuto sul cellulare di mia madre, glielo passo.
Non capivo chi fosse, dopo mezzominuto mia madre con la bocca mi mima 'A M E R I C A'.
Okay, Cecilia mantieni la calma. O almeno provaci.
Mi dice che mi hanno fatto una proposta di double placement, da accettare o rifiutare entro 24 ore via mail; ed io subito: "accetto, accettiamo!"
Conferma mandata.
Luiza, la ragazza brasiliana che starà con me in famiglia (se anche lei accetterà), mia stessa età, sportiva. Andremo nella stessa scuola e vivremo sotto lo stesso tetto, ma non so altro su di lei. Credo che appena gli arrivino entrambe le nostre risposte, ci diranno dove si trova la famiglia e tutto il resto.
La host family: mamma e papà, con 4 figli. Sportivi anche loro, ma non so altro.
Adesso non so come si chiamino, dove abitino, cosa facciano nella loro vita o cosa mangino a colazione, ma una cosa è sicura: alla mia host family piacciono molto i ragazzi. Non so nemmeno se tutti e 4 i figli vivono con loro o meno, ma voi immaginate una famiglia già composta da 6 persone che ospita altre 2 ragazze straniere?
Io li amo già solo per questo.
Se tra qualche giorno mi diranno tutto il resto delle informazioni potrei rimanerci secca.





15 aprile 2014

En Provence!

Sentire 'ormai è quasi finito quest'anno scolastico' ti fa realizzare quanto, effettivamente, manchi poco alla partenza.
Inoltre settimana scorsa sono stata in Provenza con la classe e ho conosciuto la corrispondente migliore del mondo (Laurine je t'aime).
a sinistra la mia meravigliosa corrispondente ed alla sua destra sono io.

Je t'attende à Rome!

3 aprile 2014

Waiting..

E niente, sono ancora qui.
In verità non ho nulla da dire, nessuna novità riguardo l'exchange year. Documentazione mandata tutta, manca solo da mandare la fotocopia del passaporto (che devo ancora fare) e fare gli ultimi vaccini, e poi ci sta davvero tutto quanto.
Per fortuna ultimamente il tempo sta passando più velocemente, sento che la partenza (finalmente) comincia ad avvicinarsi e non aspetto l'altro. Fare l'anno all'estero è proprio un'esperienza da pazzi, andare in un nuovo Paese dove non si conosce nessuno ed inserirsi in una realtà completamente diversa da quella in cui si è vissuti per i precedenti 16 anni, ma per fortuna sono stata pazza sin da piccola. Non vedo l'ora di sapere chi sarà la mia host family e dove si trova, ma sarò grata a vita ad ogni singolo membro della famiglia e non riuscirò mai a ringraziarli abbastanza per quello che faranno per me. Un'opportunità incredibile, che non voglio sprecare.
(cara famiglia ospitate,
 preparati a sorbirti le canzoni 'mosce' che ascolto.
 con affetto,
 la me-depressa.)
Per ora è tutto. Passo e chiudo.

22 dicembre 2013

L'inizio di un'avventura

Premetto che mi sono iscritta da venti minuti e ancora devo capire come funzioni questo sito. Detto questo:
Ciao straniero, benvenuto nel mio blog!
Sono Cecilia ed il mio sogno di andare a studiare un anno all'estero sta per diventare realtà.
E' partito tutto da... in verità non ne ho la più pallida idea di come mi sia cominciato tutto quanto, mi ricordo solo che sono almeno 2 anni che ne parlo e che sogno di partire.
Convincere i miei genitori non è stato per niente difficile, soprattutto con mamma, che è stata la prima ad appoggiarmi quest'idea folle e così ho cominciato ad informarmi sulle varie associazioni che si occupano degli anni all'estero e alla fine ho deciso di partire con STS. Dico soltanto che i vari conti alla rovescia che sto facendo sono partiti da quello dell'incontro formativo (il che non rende il tutto meno folle) il secondo conto alla rovescia è stato quello per il colloquio (l'ansia post colloquio è tremenda, soprattutto la convinzione di non essere passati).
Una delle parti più belle di questa nuova avventura, per ora, è stata la chiamata di mio padre che mi diceva: 'Cé ti hanno presa, vai negli Stati Uniti!' il fiato che ti manca per due secondi buoni, lo shock che si impossessa di te. Altri dieci secondi per connettere tutto quanto.
Pianeta Terra > casa mia > chiamata > anno all'estero > parto davvero > ce l'ho fatta > non sto sognando.
Seguiti da urla, dai numerosi "MI HANNO PRESAAA!" (urlati) dai salti per tutta casa, al dirlo a mamma seguito dall'abbraccio. Il non dirlo a nessun altro fino alla mattina dopo perché prima dovevo dirlo di persona alla mia migliore amica (Angelica) e l'abbraccio che mi ha dato, dove ho pensato di perdere il fiato, ma uno degli abbracci più belli che potessi mai chiedere. E poi il dirlo a tutti gli altri.
Invece sono da poco finite le due settimane in cui tutto girava intorno a una cinquantina di fogli che dovevo completare che parlavano di me, una radiografia dalla testa ai piedi, che poi saranno spediti negli States. Le varie host family leggeranno tutto il possibile ed immaginabile su di me, compresa la famiglia che poi deciderà di ospitarmi per 11 mesi, alla quale non sarò mai grata abbastanza.
Adesso sono in attesa del Placement (con il quale mi diranno la località in cui vivrò e la famiglia che mi ospiterà) che mi sarà comunicato in un arco di tempo alquanto variabile.
Devo solo aspettare adesso.
Quale dei 51 stati?
Texas? Wyoming? Missouri? Alaska? Tennessee? Nevada? North Carolina? O magari South Carolina?

where?